Segnali Amari

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

morso_suarez_chielliniNon siamo né sportivi né appassionati di calcio. Abbiamo, però, sempre seguito i mondiali  entusiasmandoci per la intelligenza, la tecnica e l’impegno dei nostri fuoriclasse. Sentendoci ad ogni vittoria gioiosamente italiani. Siamo stati assaliti da sconforto e desolazione in queste due ultime tornate nel dover constatare la  fiacca e il pressapochismo nella prima sconfitta (Costarica), la volgarmente detta sfiga o disdetta – in arte/poesia  avversa Fortuna-, nella seconda (Uruguai). Dove la squadra non ha certamente brillato, ma si è battuta corpo a corpo, nel senso letterale del termine, avendo dovuto tener testa a dei “selvaggi” specie nel comportamento. Si aggiunga che l’ansia da prestazione (dopo la precedente sconfitta) ha giocato un pessimo gioco. Quel che ha maggiormente colpito è stato l’accanimento della Fortuna.  In primis, l’imbecillità e disonestà dell’arbitro: se gli arbitri di calcio fossero più voltairiani (Voltaire) e avveduti, si riuscirebbe a estirpare, una volta per tutte, la brutta abitudine di impiccarli (!).

Letteratura (all’) italiana: due note. Di G. Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

benigni-tutto-dantePrima nota.

Ci siamo già espressi sulla obsolescenza degli esami di maturità, da noi ribattezzati di “vecchiaia”.  A proposito delle tracce per il tema di Italiano non abbiamo capito se con stupore o con soddisfazione si è propalato che il poeta Salvatore Quasimodo non veniva riesumato (il termine è nostro) da dodici anni. Pirandello, ad esempio, non risorge da tempo immemorabile. Nel frattempo hanno fatto rivoltare nella tomba, a più riprese, Montale, Ungaretti, Saba. Con il grande Pascoli il Ministero è stato più guardingo forse perché sospettato di  incesto o voyeurismo (!).

Una città perennemente di serie B. Di G. Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

serie_B_Latina“Aufstieg und fall der Stadt Mahagonny”  (Ascesa e rovina della città di Mahanonny) è il titolo di una delle opere più belle  -testualmente e musicalmente- di B. Brecht, anno 1929. Mahagonny è una città immaginaria, una specie di paese di bengodi dove tutto è ammesso; un pantano di corruzione e prostituzione varia, dalle puttane di mestiere  ai puttanieri, dai camorristi ai truffatori  di ogni risma. Brecht, da autentico tedesco, era un attento lettore della Bibbia e quindi non poteva esimersi dal far precipitare sulla capitale del vizio (Mahagonny) la dura punizione biblica. L’opera ci veniva in mente a proposito della perdita dell’ultima occasione sportiva –la serie A-  di  Latina. Che  in fatto di iniquità, traffici e malaffare non  è che una delle tante città italiane (tutte?), magari con qualche sottrazione per merito delle (insolite) persone perbene ovunque perdenti. Riflettevamo proprio  sul progresso sociale, umano e politico della città negli ultimi decenni, sempre in bilico tra una resistibile, presunta “ascesa” e una costante, avvilente “caduta”  in  stagnante palude. Da più parti, infatti, ci si continua a chiedere perché mai  questa città, dopo il consolidato “rodaggio”(città di fondazione), stenti a decollare nonostante le tante energie positive giovani e meno giovani, le professionalità  e  gli affermati talenti; le iniziative pregevoli e siti ambientali o urbani sicuramente attraenti.

Attenti al Grillo! Di Giorgio Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

++ GRILLO,SARA'VIETATO ANDARE TALK SHOW RAI-MEDIASET-LA 7 ++Il Grillo furioso non dovrebbe più far paura poiché gli si sono staccate le  “corde”. Il  suo alter ego – un funesto pipistrello- , invece, è da tenere sotto controllo. La coppia sta forse scoppiando, ma sa che deve salvare  il vincolo e con esso la stirpe. Che paventa l’estinzione.  Dei fatti ultimi siamo tutti informati, non sta a noi perciò fare sofisticate analisi in merito. Chi ci legge da tempo ricorderà tutti gli epiteti e appellativi  spregiativi più svariati affibbiati al soggetto e compagno in causa. Non ci ripeteremo. Ci preme ribadire che il personaggio perverso com’è, non è davvero affidabile come persona e tanto meno come politico.  Vivaddio  è giunto per lui il momento di affrontare Ercolino (Renzi), che compirà  l’ennesima sua fatica  costringendolo a gettare la spugna sul ring della politica. Finora lui e i suoi masnadieri stellati avrebbero preteso di lottare in zona franca anziché misurarsi in  un match istituzionale. Politici si può diventare (come anche lottatori), ma se privi delle richieste  abilità e professionalità si finisce col fare le capriole. Quando si dice che questo o quello è un politico nato significa che oltre all’esperienza (da acquisire), egli possiede il fiuto e il senso del fare politica. Renzi ne è un esemplare.

Ansa

SKY TG24

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