L’ATTIMO FATALE DI ROBIN WILLIAMS

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Robin_Williams_mortoQuando muore una persona/personaggio famoso, qualche ora dopo la notizia tutti  vengono a conoscenza fin nei minimi dettagli di vita, opere e miracoli di lui. Diamo dunque per  già acquisite  le informazioni sulla carriera, i film e, purtroppo, la inaccettabile morte di Robin Williams. E’ stato detto di lui che fu geniale. Noi saremmo più cauti ad evitare di scivolare nel retorico. Geniale è stato Chaplin, senza offesa per lui  Fellini o Kubrick nel senso che il genio supera comunque i confini del prevedibile. R. Williams è stato indubbiamente un  attore di talento.  “Un grande attore non è né un pianoforte, né un ‘arpa, né un clavicembalo, né un violino, né un violoncello; non ha un accordo che gli sia proprio , ma assume l’accordo e il tono adatti alla sua parte, e sa conformarsi a tutte. Ho un alto concetto del talento di un grande attore: è un uomo raro, raro quanto e forse più del grande poeta”. Così D.Diderot (Paradosso dell’attore), il cui pensiero dedichiamo sentitamente a Williams, attore multiforme, dai più diversi registri  voce compresa (doppiatori a parte). Capace di incarnare quel fantastico paradosso che è, appunto, un grande attore.

FIGLI SCAMBIATI DI MADRE “INCERTA”

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

fecondazione_assistita_eterologaIl delicatissimo, spinoso problema della  fecondazione eterologa unitamente a quello degli embrioni, ci costringe a serie riflessioni sulla ricerca scientifica e relativi rischi o limiti dovuti ad un “eccesso di zelo” in materia. Così fu per la bomba atomica e, a seguire, per  l’inquinamento ambientale, il dissesto idrogeologico, i disastri seguiti allo scoppio e/o radiazioni delle termonucleari  etc. Insomma,  l’eterno problema delle spesso nefaste conseguenze di un progresso mal gestito o, peggio ancora, brutalmente strumentalizzato. Di una natura violata e sconvolta, che si ribella ritorcendo contro gli stessi scienziati  il loro  sicuro azzardo.

TEATRO ITALIA O DELL’ASSURDO

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

schettinoAlla recessione galoppante, alle guerriglie governative, agl’innumerevoli insoluti di questo paese  si assomma il caso Schettino. A nostro avviso la prova del nove, se ce ne fosse stato bisogno, a conferma di  che sorta di paese è l’Italia. Un esempio eclatante, più assurdo del teatro dell’Assurdo. Il senso e il messaggio del quale sono critici e al tempo stesso morali  poiché gli autori e i contenuti di esso mirano a far riflettere  sul contrario di quel che si rappresenta. L’Assurdo insomma è la cartina di tornasole atta a rilevare tutto l’insensato, il drammatico dell’esistenza, il vuoto, l’assenza di valori etc. Quindi la constatazione desolata di un dato di fatto e insieme la risposta “negativa” (negare l’impossibilità) circa  la via d’uscita dal buco nero, esistenziale e non. Il teatro, dunque, adempie onorevolmente la sua funzione. Nel teatro Italia, invece, tutto accade disonorevolmente mancando la critica e l’autocritica. L’intervento dell’ ex  comandante della Concordia  all’Università La Sapienza di Roma  è un assurdo che nessun autore del teatro così denominato avrebbe concepito;  un  “atto senza parole” (tanto per rimanere in tema con Beckett) e cioè qualcosa che lascia ammutoliti. Un atto immorale. Che assottiglia la speranza di ritorno o ripresa per un paese come questo. Nonostante  Renzi. Il caso sollecita almeno due riflessioni.

SATYRICON ITALIA

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

satyriconFino ad oggi abbiamo tenuto in sospeso il giudizio su Renzi e il suo operato. Alla luce dei fatti ed accadimenti recentissimi  non abbiamo più dubbi: benché intempestivo lo assolviamo. Riconoscendogli peraltro il merito di aver messo comunque a nudo il tristissimo e ben noto  immobilismo dell’Italia. Un paese refrattario a cambiare, a modificare lo statu quo, a rinunciare all’incontenibile impulso mafioso e al  potere acquisito. Un Senato ed un Parlamento  dove tutto il giorno  si fa mercato della dignità ed dell’etica della politica così come accadeva nella chiesa al tempo di  Dante (“là dove Cristo tutto dì si merca”). Una vergognosa dimostrazione di tutti i vizi e le pubbliche nefandezze di una classe politica allo sbando, di  individui mercenari, di “lanzichenecchi”  spregevoli  ed inaffidabili. Si dice che a settembre la strategia di Renzi comporterà ulteriori sacrifici per gli italiani e di questo lo si accusa. In passato altri sacrifici furono imposti (D’Amato al governo), purtroppo necessari per superare la crisi.

Ansa

SKY TG24

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