Di Giorgi ricattato dai partiti ancora non presenta la Giunta

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in News

Di Giorgi 2Cozzolino (PD): “dopo quaranta giorni il sindaco Di Giorgi ancora non ha nominato la sua Giunta che lo  dovrebbe accompagnare fino a fine mandato. Lasciare la città senza governo e con le commissioni in stallo è un atto di irresponsabilità nei confronti della città”.

“Il sindaco Di Giorgi si è dimenticato della città. Dal giorno delle sue dimissioni sono passati quaranta giorni. Da fine ottobre, infatti, la città è lasciata allo sbando, senza governo e senza guida. Due sono i punti delicati: l’assenza della Giunta e lo stallo di alcune Commissioni consiliari”. Così Alessandro Cozzolino, capogruppo del Pd, incalza il primo cittadino per la nomina dei nuovi assessori. 

“Dopo le dimissioni falsa del 23 ottobre scorso – afferma Cozzolino – il sindaco di Latina ha fatto più volte dei passi indietro. Dopo aver pronunciato la parola “irrevocabile” è tornato a fare il primo cittadino, dopo aver deciso di voler fare una Giunta tutta tecnica, pian piano, su pressione dei partiti, farà un ennesimo rimpasto con l’unico scopo di accontentare tutte le parti politiche. È tutto un teatrino per poter far ruotare gli assessori ed accontentare tutti”.

“Mentre il sindaco ed i partiti di maggioranza si divertono a spartirsi le poltrone di assessorati delicati (come Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente e Marina di Latina) – afferma Cozzolino – la città rimane ferma, bloccata. Alcune commissioni (vedi quella Bilancio) è ancora senza presidente ed è impossibilitata a riunirsi. In tutto ciò dalla stampa emergono nomi e cognomi di possibili assessori. Se le indiscrezioni dovessero essere confermate (con Tiero vice Sindaco e Di Rubbo ancora assessore ai Lavori Pubblici) diventa chiaro il fallimento completo di Di Giorgi che, dopo essersi rimangiato le dimissioni è stato costretto, dai ricatti e dalle pressioni dei partiti, a nominare ancora molti assessori politici e non persone tecniche (al di fuori della politica) come lui avrebbe voluto”.

“Questa è la testimonianza di come il primo cittadino sia sotto scacco dei partiti di maggioranza e rinchiuso nella morsa dei litigi interni presenti tra i suoi alleati – conclude Cozzolino -. Un sindaco che non è libero di scegliere autonomamente la propria squadra di governo non può essere un sindaco utile a garantire il bene per la città”.

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